domenica 25 marzo 2012
Due poesie per Miryam
Diversi anni fa, un amico mi fece notare che il mandorlo nella Bibbia è legato alla fedeltà di Dio alla sua parola. Mi è tornato alla mente anche quest'anno non appena si sono aperti i mandorli come fragilissimi ombrelli in mezzo alla macchia grigia e verde.
In questi giorni passati alla Fiera del libro per ragazzi, i primi della primavera, mi è capitato di parlare di Miryam. E' sempre una piccola sorpresa, un regalo inatteso.
Così sono riaffiorate alcune parole. Mi piace pensarle come se le dicesse lei, trattenere nel nodo della scrittura questa voce.
Le trascrivo qui.
Il mio Signore è bianco
è il mandorlo che scoppia
in fiore sulla collina
al limitare dell'inverno.
Il seme è rosso
- segreto in me nascosto -
e si moltiplica e divide
nel frutto che matura.
Mentre cresci tu,
mio bambino,
nasco anch'io
e non ho più paura.
*
La tua parola è stata un fiume,
questa attesa una mano sulla bocca
- sei qui eppure sei lontano -
il mio corpo un vaso che trabocca.
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