W Torino! Quest'anno il Salone è stato davvero generoso con noi: tante belle occasioni di conoscersi attorno a Fiato sospeso. E' stata una gioia incontrare i ragazzi di Bookblog, divertente l'incontro che abbiamo avuto con i bambini che hanno disegnato insieme ad Antonio, una sorpresa l'intervista e una grande emozione vedere che il nostro fumetto è tra i libri di Caro autore ti scrivo.
Grazie a Eros Miari e Caterina Ramonda.
Di seguito qualche materiale che l'efficiente redazione ha già messo in rete.
Questa è l'intervista...
Questo invece è il bando di concorso di Caro autore ti scrivo.
Inutile dire che non vediamo l'ora di leggere qualche lettera...
Questo è l'inizio, per leggere tutto basta cliccare.
Avete colto nel segno, Leo si registrerebbe subito.
Grazie della recensione attenta che ha toccato un paio di punti interessanti.
Il rapporto con i genitori ad esempio. Poco critico, si dice. Troppo buona la prospettiva.
Interessante perché qualcuno invece ci ha detto esattamente il contrario: perché Olivia non va a chiedere consiglio ai suoi genitori? Perché il babbo non capisce e la sgrida soltanto? E la mamma non si accorge di niente? E' vero, Olivia non si scontra molto con gli adulti. Semplicemente ha troppo da fare per provare a incontrare i coetanei.
E gli insegnanti? Non è la prospettiva che è buona, sono loro a essere poco significativi. Né carne, né pesce. Non intercettano nemmeno di striscio quello che succede tra i ragazzi. Cosa purtroppo abbastanza frequente.
Ultima cosa, il prete. Quello è vero. Un giovane prete che a sedici anni aveva i capelli azzurri e ora insegna in una scuola media.
Quanto alla visione cristiana, già quelli de Lo spazio bianco mi avevano rivolto una domanda. La riporto qui insieme alla risposta.
Che ruolo hanno i tuoi valori cristiani nella scrittura? Ti aiutano nella definizione di trama, personaggi e linguaggio?Il messaggio cristiano mi spinge a farmi delle domande, guardare bene, aprire gli occhi di fronte alle cose, a non tirarmi indietro di fronte alle difficoltà e avere fiducia che si può risalire. È una cosa per me molto importante, ma nella scrittura, nell’invenzione, nella definizione di personaggi e storie, resta sullo sfondo. La storia, se c’è, fa da sé.
Non direi proprio ottimismo ma un'irriducibile fiducia che le cose possano andare meglio, quella sì. Almeno quando scrivo per i ragazzi.
Come per Antonio è irrinunciabile il riferimento alle bande dessinée francesi.
Quindi grazie a Francesca Giulia La Rosa per la precisione e la profondità del suo scritto.
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