lunedì 28 gennaio 2013

27 gennaio


Per il giorno della memoria, Antonio ed io siamo andati a vedere questo spettacolo: bello, pulito, toccante. Ancora di più perché visto insieme a Beatrice e a una sua amica. Tutti insieme ve lo consigliamo.

L'antologia a cui si ispira è 
"E per questo resisto, bambini e bambine in tempi di Guerre",
ed. Equilibri (info@equilibri-libri.it)


Oggi Giovanni ha portato a scuola L'albero di Anne, Orecchio acerbo editore.
Spero che magari lo sfoglino insieme.



Io ricordo questa poesia di Edith Bruck, poetessa e scrittrice ungherese, conosciuta ormai tanto tempo fa durante un incontro di poesia. Mi impressionò davvero quel segno, profondo e incancellabile, presente in ogni sua parola. Anche se si parlava d'altro perché di altro non si poteva parlare.




Il segno

Morì d’impotenza
si potrà scrivere sulla mia tomba
chissà dove, non è detto che uno muore
nel luogo in cui è nato o vive
si può essere dovunque
in quell’ora incerta
non ci sono terre cattive e terre buone
vorrei però come segno una piccola stella
a sei punte come quella che da bambina
brillava sul cappottino liso
incidetela ben bene nella pietra
come l’hanno incisa in me sulla mia pelle
nella mia carne nelle mie viscere
e se ci sarà un’altra vita
sarò una stella gialla
per ricordare che c’era una volta
Auschwitz.



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