... somiglia sempre di più a un frullatore. Tante cose da fare, bambini e insegnanti da incontrare, a volte salutare dopo aver percorso un po' di strada insieme, concorsi e premiazioni, saggi, recite, partite.
E' anche un momento di superlavoro ma ci tengo a mettere qualche scatto degli ultimi incontri.
Il Festival dei lettori di Bologna ci ha portato a incontrare i ragazzi dell'Avamposto Fuorilegge La Grande Quercia... fantastici! Hanno realizzato un TgBook che ha come filo conduttore Fiato sospeso.
Bellissimo. Dovreste vedere il direttore del Tg e i suoi collaboratori, gli inviati, i responsabili delle varie rubriche... E li vedrete presto. Perché ci hanno promesso il video che pubblicheremo proprio qui.
Biblioteca Lame
Davide Pace
Ho partecipato alla Settimana della comunicazione nella libreria Paoline di Perugia e incontrato due classi della scuola Primaria. Abbiamo fatto un gioco lanciando un "dado magico" e scegliendo di volta in volta un libro tra quelli che avevo portato...
E tra una storia e l'altra abbiamo parlato anche di come nascono i libri.
Eccoci alla Libreria Edison a Santa Maria degli Angeli per leggere insieme Chi c'è tra i miei capelli? , giocare insieme e lanciare il nostro palloncino...
(A proposito di palloncini e uccellini, sapete dove è arrivato l'ultimo palloncino
che abbiamo lanciato da Torino? Seguite il blog... e lo saprete prestissimo!)
Qui invece siamo nella Biblioteca di Tuoro per un incontro con i bambini su Eugenio l'inventore e un laboratorio di invenzioni. Ci siamo molto divertiti e ci ha fatto davvero piacere conoscere chi con generosità sta portando avanti il progetto Nati per leggere. Elena Cappellani, la pediatra che ha dato l'avvio al progetto, è stata la vincitrice del premio nazionale Nati per Leggere - sezione Pasquale Causa lo scorso anno.
«Mi definisco con orgoglio pediatra di campagna, perché lavoro a stretto contatto con realtà di
vita diverse da quelle della città… il lago, piccoli borghi, fattorie in mezzo ai campi, piccole
comunità: qui si riesce ad avere ancora un senso del tempo rispetto alla polverizzazione dei
minuti di chi vive in città, soffocato dalla fretta.
La cosa più bella è comunque la vivacità e l’entusiasmo in seno al gruppo e ciò che appaga di
più è il piacere di stare in mezzo ai bambini che ascoltano attentissimi le letture animate che
proponiamo e chiedono di poter avere i libri in dono ogni volta che ritornano a visita medica
allo studio»
Che dire ancora? W i pediatri curiosi, le biblioteche, le librerie...
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