Ecco cosa diceva Malala: « Non mi importa di dovermi sedere sul pavimento a scuola. Tutto ciò che voglio è l'istruzione. E non ho paura di nessuno». Grazie al suo blog è diventata un simbolo di coraggio e una speranza per tutte le bambine.
Nel 2012 ha subito un tremendo attentato. Alcuni uomini sono salti a bordo dell'autobus con il quale Malala stava tornando a casa da scuola e le hanno sparato alla testa.
Ora Malala sta meglio e continua la sua battaglia per l'istruzione.
Il 12 luglio compirà gli anni e chiederà all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite di dare più fondi per insegnanti, scuole, libri e l'impegno affinchè entro diciembre 2015 tutte le bambine e i bambini del mondo vadano a scuola.
La sua petizione si può firmare qui.
Qualche tempo fa ho scritto questa poesia per lei mentre mi chiedevo perché facesse tanta paura quello che chiedeva Malala. L'istruzione per i bambini e per le bambine in particolare.
Forse perché studiare
fa rima con andare volare guardare
da un altro punto di vista
cercare trovare
seguire la propria pista
nel frattempo lasciare
forse è questo fermento
a spaventare, questo lievito
che fa crescere tutta la pasta
questa sete che si accende
e non vuole che nessuno
le dica basta, questo alzare
il corpo sulle punte dei piedi,
arrivare dove ancora non vedi
afferrare da sola il bicchiere
senza chiedere permesso
questo fare che dice
ci sono, studio, cambio, esco.
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