Il nuovo libro di poesie è arrivato. Si chiama In mezzo alla fiaba edito da Topipittori.
Venti poesie scaturite da altrettante fiabe.
Le bellissime immagini, esatte e rivelatrici, sono di Arianna Vairo che ringrazio di cuore.
Non dirò molto altro perché a breve proverò a dire qualcosa sul blog Topipittori.
Spendo solo poche parole su un dettaglio.
I testi sono senza titolo per tre differenti ragioni.
La prima è che mi risulta difficile mettere titoli. Se il titolo viene prima del primo verso allora lo lascio, altrimenti semplicemente non ci sarà. Scrivere in versi per me somiglia a una corsa in discesa. Una volta arrivata in fondo, quello che è detto è detto. Trovare un titolo alla fine è come risalire, guardare giù e provare a dire com'è stato correre, tentare di acchiappare il vento. Mi viene male e per questo non ne metto quasi mai.
La seconda è che questa volta, non mettere titoli, poteva aprire la possibilità di fare un gioco. I miei editori sono stati bravissimi e hanno ideato un indice speciale: I titoli nascosti. In questo modo si chiede al lettore di indovinare chi parla, da quale fiaba arrivano le parole per poi andare a verificare. Devo dire che il gioco funziona anche perché il lettore che pesca nella propria memoria è buttato davvero In mezzo alla fiaba, come se fosse un'unica fiaba, un testo ininterrotto, una casa con tante stanze, tant eporte dietro alle quali origliare.
La terza è che in questo modo la poesia è messa alla prova. Riesce a dire qualcosa sganciata dalla fiaba? Tiene anche senza titolo? Io spero di sì. La sopresa più grande però è che la voce della fiaba supera se stessa, non ha bisogno di titoli, indicazioni. Oltrepassa i libri che l'hanno imbrigliata, anche il mio, perché è lei la padrona di casa, c'era prima e ci sarà anche dopo che io ci sono passata In mezzo.
A questo punto, per chi volesse entrare, abbiamo lasciato la porta d'ingresso appena aperta.
che meraviglia, non vedo l'ora di leggerle!
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