Cesena Comics, un incontro con gli insegnanti attorno alle parole scelte e pesate, al suono e al senso. Ho portato i libri di poesia e anche la tenda. Ho lasciato nelle sue taschine tante poesie da regalare alla fine. Abbiamo letto, ragionato. Ho seguito un programma preciso, in dieci punti. Anche se scritto così può sembrare elenco piuttosto assurdo.
La poesia è una tenda
La poesia è un apriscatole
La poesia è un acceleratore
La poesia è il dono fatto agli attenti
La poesia è un passaggio segreto
La poesia è una voce che viene da lontano
La poesia è un vetro tagliente
La poesia è una tana dentro il silenzio
La poesia è un quadernetto
La poesia è rincorrere il tuo carattere
Per ogni frase ho raccontato qualche esperienza di scrittura o letto dei versi miei, di altri, brani di autori che amo e dai quali ho preso in prestito il titolo o qualche suggestione speciale. L'ultima frase ha dentro le parole di una bambina. Sono tratte dal bellissimo libro di Franco Lorenzoni "I bambini pensano grande".
L'autore sta conversando (e registrando) con i suoi alunni. La discussione verte su una domanda importante: "Possiamo arrivare a conoscere davvero noi stessi, conoscere chi siamo?" A un certo punto, una bambina di nome Marianna afferma: "Tu non puoi scoprire il tuo carattere, perché non è che in un punto si ferma, ed è quello per tutta la tua vita. No, continua. Tu devi rincorrere il tuo carattere".
Ecco, tra le altre cose ieri abbiamo scoperto che la poesia ci aiuta anche a fare questo.
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