Qualche giorno fa a Prato ho avuto la fortuna di incontrare tante, ma tante classi. Credo venti, ma ho perso il conto. La cosa straordinaria è che tutte avevano lavorato sulla storia de Le parole giuste (Giunti) con fantasia, creatività, approfondendo temi difficili, dialogando in classe apertamente. Mi hanno fatto un sacco di sorprese.
C'è chi ha suonato le canzoni della storia, chi è venuto con la stessa bici di uno dei personaggi, chi ha scritto poesie, chi ha preparato i biscotti della fortuna, chi ha girato dei video, chi mi ha fatto trovare una tenda, chi ha fatto interviste, chi si è occupato del servizio d'ordine, chi ha preparato l'audiolibro, chi ha recitato in vero teatro.
Mi sono proprio emozionata.
Anche perché, tra tutti quei ragazzi, c'erano tante "Emma", ragazzi dislessici che fanno un sacco di fatica e che hanno trovato il modo di uscire fuori senza paura. Grazie mille volte all'Aid (associazione italiana dislessia) di Prato.
Nessun commento:
Posta un commento