lunedì 25 agosto 2014

Su La Stampa, ancora un po' d'estate e di parole




Contenta di questa doppia recensione per Poesie della notte, del giorno, di ogni cosa intorno e per Le parole giuste. Grazie a Mara Pace per il qui e ora, vera lente che mette a fuoco il prima e il dopo.



lunedì 18 agosto 2014

Le parole giuste...dei genitori





Due recensioni per Le parole giuste in pagine in cui si parla di scuola e di educazione.
Contenta che Luigi Ballerini abbia sottolineato una cosa importante sul non-detto dei genitori. Le parole giuste si devono cercare anche per questo, per non far vincere l'angoscia, ombra e innesco.





DisegniDiVersi continua...






L'idea è semplice, ogni settimana mandiamo in giro una poesia in una tavola.
Ecco un altro testo interpretato da Sualzo, lo vedete per intero qui http://sualzo.tumblr.com/
Buon lunedì!


giovedì 7 agosto 2014

Una lettera dal futuro





Ricevo una lettera da quella che, da bambina, ha ispirato la mia Emma. L'ho frequentata molto quando aveva dieci anni, nel libro Le parole giuste l'ho immaginata a tredici. Adesso ne ha quindici e frequenta il liceo artistico. Disegna sulla busta la copertina del libro con tanto di uccellini.
Per me è come ricevere una bellissima lettera dal futuro.

E per quello che riguarda la dislessia e l'insegnamento, io sto dalla parte di questo maestro.

http://www.tempi.it/a-proposito-del-boom-di-dsa-e-della-scuola-di-una-volta-la-versione-di-un-maestro-elementare-dislessico#.U9obKGDayiY


lunedì 4 agosto 2014

A che punto è l'estate


Se fosse un dipinto di Magritte il titolo sarebbe "Questa non è una domenica all'isola".
Abbiamo portato le bici, fatto un lungo giro, poi il bagno e giochi sul prato, disegni.
Poi è bastato un pino, un oleandro, le cicale, i pioppi vivissimi. La tua voce che mi chiama mentre faccio altro.
Alla fine, una poesia.























A che punto è l’estate
oggi che il lago mangia a piccoli bocconi
i bordi dell’isola e salva il pontile
dove mi schiacciò il sole come un insetto.
È nel punto esatto in cui mi volto indietro
guardo senza guardare l’oleandro velenoso
non chiedo perché so già tutto il resto
un male che non fa male scoppia
sommesso e, dal lavorio delle cicale,
moltiplicato dura.
Solo il tuo amore è la cura
e il mio nome mi sveglia sull’orlo del cratere
senza una bruciatura.






venerdì 1 agosto 2014

A Fotografar le Storie



Basta guardarsi intorno per vedere che bambini e ragazzi scattano tante foto. Senza dilungarsi e lagnarsi riguardo al dilagare del selfie, ho pensato che questo poteva rappresentare una fantastica occasione.
Mi era già capitato di sorprendermi qualche anno fa, quando Beatrice ci chiese se poteva fare delle foto con una vecchia macchinetta. Naturalmente la perdemmo di vista quasi subito. Sarà finita in mezzo ai giochi, sarà dalla nonna, sarà in auto (la nostra seconda casa dove si accumula di tutto), sarà in qualche borsa...
Rispuntò fuori solo dopo qualche mese. Al momento di scaricare le immagini trovammo tutte queste foto tagliate all'altezza dei suoi otto anni, bellissime. I soggetti erano commoventi, sfocati, vicinissimi. Io in cucina, Giovanni che metteva infila le macchinine già con la sua mania di catalogatore, noi dentro casa e lei fuori dalla finestra, il cane, il prato.

Così, qualche tempo fa ho parlato con Sara Mattaioli, giovane fotografa di San Feliciano. Presto è venuta fuori un'idea per un laboratorio di fotografia e scrittura dedicato a bambini e ragazzi.
L'idea era questa: dare alcune indicazioni tecniche, qualche consiglio, qualche dritta e poi scattare insieme e scrivere. Sì, perché l'ingrediente segreto sarebbero state le parole, le storie dietro e dentro gli scatti.
Per far emergere i soggetti delle foto e le storie, abbiamo pensato di utilizzare un bellissimo gioco contenuto nel libro A Ritrovar le Storie, di Anna Maria Gozzi e Monica Morini con le illustrazioni di Daniela Iride Murgia (Edizioni Corsare). Lo abbiamo stampato bello grande e utilizzato nei nostri incontri.
Abbiamo chiamato il laboratorio A Fotografar le Storie e siamo partite.

Abbiamo trascorso tre mattinate insieme a 14 tra bambini e ragazzi (dai 10 ai 14 anni).
Il primo giorno dedicato ai ritratti, il secondo agli oggetti, il terzo al paesaggio.
Nella prima parte della mattina i ragazzi ascoltavano Sara, lei proponeva foto, esempi, consigli e poi ci  metteva all'opera.








Nella seconda parte invece giocavano un po' con me e con le storie.
Lanciando dadi ci siamo lasciati sballottare tra le caselle. Così abbiamo potuto scrivere di animali, casa, felicità, vestiti, amore, lavoro... Si scriveva, molto brevemente, si condivideva quanto ricordato, scritto, pensato.













Il pomeriggio a casa, ciascuno per conto proprio scattava altre foto. Non tante, pochissime. Ne chiedevamo tre al massimo in modo che fossero costretti a scegliere senza disperdersi in mille scatti tutti uguali. Il giorno dopo si scaricava tutto, si guardavano insieme le fotografie e poi si ricominciava.

Sono state tre mattine molto belle, abbiamo sentito il privilegio di poter guardare con i loro occhi e di ascoltare qualche pensiero. Era un esperimento estivo ma per noi è riuscito e torneremo alla carica chiedendo più tempo per stare insieme.
Al di là della qualità delle immagini e dei testi, la cosa importante per noi era quella di spingerli a trovare un proprio punto di vista, a mostrarlo agli altri senza imbarazzi. Volevamo che sapessero che ci interessava quello che gli passava per la testa, quello che attirava la loro attenzione. Che avessero insomma un'occasione di ascolto, di condivisione e scoprissero che anche quando scattano una fotografia possono raccontare qualcosa di se stessi. Che anche quello è un mettersi a fuoco, pian piano.

A ciascuno abbiamo regalato una macchinetta speciale. Le ha fatte mio papà con del legno riciclato dipinto di bianco, qualche vite, un po' di colla e i nomi scritti con una vecchia etichettatrice dymo.



Ma non è finita perché sabato si terrà una piccola inaugurazione al Museo della Pesca di San Feliciano. dove Sara espone le foto del suo bellissimo progetto Lacustri illustri (sconosciuti). Ha gentilmente lasciato uno spazio per i ragazzi all'interno della sua mostra e così abbiamo creato una locandina proprio per loro.



Stiamo preparando una saletta dove esporremo una scelta delle loro foto in formato cartolina: davanti lo scatto, dietro un estratto, una frase, un pensiero tra quelli scritti di fuga su taccuini e foglietti.
Ce ne saranno più copie di ciascuna così che ognuno potrà portarsi a casa le proprie, prendere quelle degli altri, scambiarle.
Ne metto qualcuna come esempio.
Nelle prime, fronte e retro.










 



Ancora qualche immagine...







 Grazie a Sara, grazie a Giuliana di Edizioni Corsare.


Grazie a Federica del Museo della Pesca e alla pro loco di San Feliciano.
Grazie a Margherita, Letizia, Beatrice, Enrico, Giovanni, Sophie, Elisabetta, 
Rachele, Ludovica, Teresa, Anna, Elena, Martina, Vincenza.






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